I migliori saluti e un buon lavoro.
Mario Giglio
Di tutto e di più sull'ente di formazione piemontese della CISL prossimo al fallimento (ops! amministrazione straordinaria)





ULLA... CHE NON ABBIAMO VALORI, CHE VIVIAMO IN MODO SREGOLATO, SI EVIDENZIANO LE STRAGI DEL SABATO SERA, LA DROGA L'ALCOL LE DISCOTECHE, EPPURE CI SONO CENTINAIA DI RAGAZZI CHE OGNI MATTINA PUNTUALI SI PRESENTANO AL LAVORO, CHE SOGNANO UNA CASA, UNA FAMIGLIA, DEI FIGLI, NIENTE DI COSI' ECLATANTE, QUEI PICCOLI VALORI, E QUEI GRANDI SACRIFICI CHE I NOSTRI GENITORI OPERAI DAVANTI ALLE FABBRICHE URLAVANO IN NOME DI UN SINDACATO IN NOME DI UNA BANDIERA, IN NOME DI UNA GIUSTIZIA, IN NOME DI UN DIRITTO SACROSANTO CHE OGNI ESSERE UMANO IN UNA SOCIETA' CIVILE DOVREBBE AVERE. DOVE SONO FINITE LE BANDIERE? I PICCHETTI? I COGLIONI? VOI CHE UN TEMPO URLAVATE E CI CHIAMAVATE COMPAGNI CHE DIFENDEVATE I PROLETARI E ODIAVATE LA BORGHESIA COSA CI AVETE CONSEGNATO??? CI AVETE ABBASSATO I PANTALONI, AVETE NASCOSTO LE BANDIERE, I SIMBOLI CI AVETE REGALATO IL NULLA, L' INSTABILITA' E RUBATO I SOGNI ED OGNI ASPETTATIVA........ MI VIENE ILVOMITO.... COMPAGNO... TU LAVORI E IO MAGNO...


IL CASO: UNA LOTTA “FRATRICIDA”
All'istituto di formazione professionale ad ottobre non hanno visto lo stipendio “Quel sindacato e' come i padroni”. La Cgil attacca la Cisl, che controlla l'enteE' battaglia tra Cgil e Cisl sulla trattativa con lo IAL, l'istituto di formazione professionale gestito dal sindacato di area cattolica. I 260 dipendenti in Piemonte hanno avuto un taglio del 30% sulla busta paga di agosto, del 50 su quella di settembre mentre a ottobre non hanno ricevuto lo stipendio a causa della grave crisi finanziaria dell'ente. Ma a quest'aspetto se ne sovrappone un altro piu' singolare: lo IAL e' un'emanazione diretta della Cisl che - secondo la Cgil - mantiene in questa vertenza una posizione troppo morbida. In una lettera, il responsabile regionale della formazione professionale Cgil Scuola, Mimmo D'Agostino, afferma che “le organizzazioni sindacali si sono trovate a settembre di fronte a un atto unilaterale dell'ente che ha agito senza nemmeno la preventiva comunicazione”. Di fronte a questa situazione, D'Agostino si chiede “come il sindacato Cisl, che e' il soggetto emanatore dell'ente IAL, possa condividere, o comunque tollerare, scelte e comportamenti inaccettabili per un qualsiasi sindacato. Se quanto avviene allo IAL non e' a conoscenza della Cisl, questa mia denuncia deve essere occasione per un rapido e chiarificatore intervento teso a ripristinare condizioni in cui le relazioni sindacali possano svilupparsi in modo serio e sereno”. Aggiunge: “Condizione indispensabile per la ripresa della trattativa e' il ripristino di condizioni di pari dignita' fra le parti trattanti”. D'Agostino conclude affermando che “sara' attivato l'ufficio legale della Cgil Scuola per il recupero delle mancate retribuzioni”. Ma la Cisl replica. Dice Gianfranco ZABALDANO della segreteria regionale: “Lo IAL non e' governato da un consiglio d'amministrazione della Cisl, ma ha una sua ampia autonomia. Cio' non toglie che siamo attenti e solleciti a quanto avviene nell'ente e ai suoi lavoratori. Credo che l'accordo che si profilava con lo IAL fosse un buon accordo che garantiva un buon grado di tutela. Mi rammarico profondamente della scelta Cgil di autoescludersi. Si minacciano vie legali? Se si pensa che i problemi della formazione professionale dei prossimi anni li faremo risolvere dagli avvocati, ci si sbaglia di grosso”. E ieri e' arrivata una schiarita. IAL, Cisl e Uil si sono incontrati nuovamente. L'ente ha avanzato alcune proposte che le organizzazioni sindacali hanno valutato come migliorative anche se non ancora sufficienti a sottoscrivere un accordo. In sostanza lo IAL si impegna a retribuire i dipendenti con il 75% dello stipendio dovuto a ottobre; integrera' fino all'80% della retribuzione calcolata sul contratto collettivo quanto retribuito a settembre e corrispondera' un ulteriore 10% di retribuzione sul mese di agosto. (e. bac.)
MEDITATE GENTE...MEDITATE!!!!!
E invece, dicono i più informati, dovremo aspettare fino a mercoledì prossimo per risorgere.
Come risultato di esperimenti illeciti o eticamente discutibili, una sorta di moderno FRANKENSTEIN, secondo i più disfattisti.

rgie perchè è faticoso indovinare la vera identità di chi scrive (per esempio della sottoscritta), soprattutto quando, come nel mio caso, per fortuna non è dipendente IAL. Meno faticoso invece è convincere i colleghi di conoscere l'autore di un articolo, facile...basta far finta di avere le prove. Già...non è faticoso questo allo IAL CISL Piemonte, perchè in tanti credono a qualsiasi cosa gli venga detto, specie se detto da alcuni che abusano di un potere che tra l'altro non hanno più (o forse non hanno mai avuto). Tutto ciò premesso, vi suggerisco: Invece di giocare agli indovinelli, se proprio vogliono controllare qualcosa, controllino la posta elettronica di alcuni dipendenti IAL che invece di utilizzarla per lavorare la utilizzano per affari propri, così come anche la connessione ad internet...(magari non soffermandosi solo alla sede del coordinamento dove quei poveretti sono tartassati, e non solo per questo, ma addirittura gli è stata tolta la pausa caffè, mentre in alcune sedi la pausa caffè è l'attività principale) e il telefono: è un controllo veloce, economico e non è faticoso!"
L'Affaire Dreyfus scoppia nel 1894 quando i servizi segreti francesi scoprono una lettera, indirizzata da un ufficiale dello stato maggiore all'attaché militare tedesco a Parigi, che annuncia l'invio di documenti segreti sull'armamento dell'esercito francese. Viene immediatamente sospettato di essere l'autore di queste rivelazioni il capitano Alfred Dreyfus, proveniente da una famiglia della borghesia ebrea alsaziana. L'accusa si basa soltanto su una vaga somiglianza della grafia. Nel dicembre del 1894, Dreyfus viene degradato e condannato al carcere a vita, poi deportato all'isola del Diavolo, in Guyana, al termine di un processo militare viziato, durante il quale alcuni documenti essenziali non vengono comunicati alla difesa. Nel 1897, il comandate Georges Picquart, nuovo capo dei servizi francesi, scopre il vero autore della lettera nella persona del comandante Charles Esterhazy. Subito Mathieu Dreyfus, fratello di Alfred, si batte per ottenere una revisione del processo. Giudicato in consiglio di guerra, Esterhazy viene assolto. Qualche giorno più tardi l'affare prende una svolta decisiva: Émile Zola pubblica in prima pagina sul quotidiano L'Aurore una lettera indirizzata al presidente della Repubblica Félix Faure, intitolata "Io accuso!", che denuncia l'antisemitismo dell'esercito ed accusa lo stato maggiore d'avere condannato Dreyfus senza prove. Da quel momento, l'affaire diventa uno scandalo pubblico: Zola viene condannato per diffamazione a un anno di prigione e tremila franchi d'ammenda, ma l'affare assume ancora maggiore risonanza con la scoperta di un documento falso, aggiunto al dossier dal colonnello Hubert Henry per incastrare Dreyfus.



Lineamenti di Teologia Scatologica
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· Taosimo: siamo nella merda.
· Confucianesimo: Confucio dice: "Siamo nella merda."
· Buddhismo: quando siamo nella merda, non è veramente merda.
· Induismo: siamo già stati in passato nella stessa merda.
· Protestantesimo: se sei nella merda, te lo sei meritato.
· Cattolicesimo: se sei nella merda, è per il tuo bene.
· Islamismo: se sei nella merda, uccidi i responsabili.
· Ebraismo: perché siamo nelle merda sempre e soltanto noi?
· Testimoni di Jehovah: sarai nella merda il giorno del giudizio.
· Talibani:
1) se sei nella merda, vandalizza i Buddha.
2) se sei in un mare di merda, bombarda i Buddha con l'artiglieria.
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· Rastafarianesimo: passami n'altro po' di merda, grazie.
· Scientologi: compratevi questo libro di merda.
· Mormoni: eccovi in regalo un bel libro di merda.
· Avventisti del settimo giorno: sei nella merda di sabato.
· Calvinisti: chi non lavora è nella merda.
· Culto del Sole precolombiano: la merda esiste perché ci siamo noi che pensiamo ad essa tutti i dì.
· Aborigeni australiani: il sogno della merda crea il mondo attingendo alle feci primigenie.
· Santa Inquisizione: se abbiamo deciso che qualcuno è nella merda, bisognera persuaderlo a confessare con la tortura.
· Ateismo: siamo nella merda per colpa delle religioni.
· Agnosticismo: siamo in attesa di riscontri concreti atti a verificare se siamo o no nella merda.
· Anticlericalismo: siamo nella merda, sappiamo con certezza con chi prendercela, a prescindere che si tratti di una soluzione o meno.
· Ateismo+Anticlericalismo: Dio non esiste, ma è comunque colpa sua se siamo nella merda.
· Versione Romagnola: idem con porco dio.
· Bahai: siamo nella merda perché ci sono troppe religioni.
· Raeliani: prolunghiamo scientificamente per l'eternità la permanenza perpetua nella merda.
· Ghandi: se volete risolvere un problema, praticate la lotta non violenta immmergendovi pacificamente nella merda.
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· Empedocle: aria, acqua, fuoco, terra, merda.
· Cartesio: Penso, dunque perché mi sento una merda? "Caco, ergo sum."
· Lebniz secondo Voltaire: Il migliore dei mondi possibili è una merda.
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· Destra: ora siete nella merda, non ve ne rendete conto ma se ci votate vi tireremo fuori.
· Sinistra: eravate nella merda finchénon ci avete votati e vi ci abbiamo tirato fuori: ora rivotateci.
· Centro: votateci tappandovi il naso.
· Qualunquista: anche solo il fatto di pensare di essere nella merda comporta prendere una decisione: se ci sono dentro che me ne frega?
· Democrazia Cristiana: ma la merda tiene caldo.
· Comunisti: la merda deve essere prodotta da tutti ed equamente divisa per tutti.
· Socialisti: la merda deve essere prodotta da tutti e consumata dai soliti noti.
· Berlusconi: Siamo nella merda, ma ho appena creato 10000000 di posti per operatori ecologici.
Certo.......perchè con un esperienza del genere cosa potrebbero scrivere sul curriculum?''
I WANT YOU!